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Sara (naturalmente è un nome di fantasia) si è presentata da me impaurita e arrabbiata.
Nella sua vita racconta che non riesce mai ad essere felice e sente spesso sensazioni di vuoto. Sara vive le sue relazioni intime come quelle dei film; a volte racconta di sentirsi Rossella O’hara e, proprio come lei, finiscono male; racconta che non vorrebbe arrabbiarsi così spesso ma che “gli altri non capiscono che sto male anche quando per loro sono cose inutili”. L’ultima volta ha litigato in macchina con il suo ragazzo facendolo uscire di strada e distruggendo la macchina, lui ha messo 4 punti lei ne è uscita illesa, per fortuna.
Sara ha voglia di crearsi una vita nuova, a lavoro è stata licenziata per i continui litigi con la collega. In un’eccesso di rabbia, perché la collega non l’aveva invitata ad uscire con le altre per pranzo, le lancia addosso il telefono spaccandole il sopracciglio.
A casa racconta che la madre è stata spesso malata da piccola e tutti si sono sempre occupati di lei “nessuno si importava di quello che io facessi”. Il padre le dice sempre che è un problema e che non la sopporta, la madre non vuole parlare con lei per evitare di litigarci.
Sara è stanca di sentirsi inadeguata, di non avere il controllo della sua vita, di sentirsi vittima di se stessa.
Sara ha un Disturbo Borderline di Personalità.
Marsha Linehan, professoressa di Psicologia Clinica presso la University of Washington di Seattle (USA), ha elaborato la terapia Dialettico-Comportamentale (DBT – Dialectical Behaviour Therapy); un trattamento di tipo cognitivo comportamentale nato in principio per gli individui ad alto rischio suicidario ai quali veniva diagnosticato il Disturbo Borderline di Personalità (DBP).
ll Disturbo Borderline di Personalità è caratterizzato da un quadro variegato e complesso di sintomi: labilità emotiva, senso di vuoto, senso di abbandono, impulsività, comportamenti autolesionistici o suicidari, ideazioni paranoidi, rabbia eccessiva.
La DBT si centra sulla teoria dialettica e biosociale che sottolinea come gli esiti comportamentali rappresentino gli effetti della difficoltà nel regolare le emozioni, definita come disregolazione emotiva.
Il trattamento DBT è svolto attraverso: la terapia individuale, lo Skills Training di gruppo o individuale, la pratica delle abilità tra le sedute e un team di consultazione terapeutica.
Lo Skills Training ha come obiettivo quello di insegnare al paziente le abilità cognitive, emotive e comportamentali di cui necessita per la risoluzione dei problemi personali e per il raggiungimento degli obiettivi desiderati.
Lo Skills Training di gruppo viene condotto da due terapeuti, con un incontro settimanale di circa due ore. Il numero dei partecipanti del gruppo può variare da un minimo di 3 ad un massimo di 8 persone. Per completare un ciclo completo di tutte le abilità di base si impiega circa sei mesi. Il ciclo può essere ripetuto una seconda volta al fine di consolidare quanto appreso.
Lo Skills Training si svolge in contesto di gruppo, sebbene sia previsto anche lo skills training individuale.
Lo Skills Training è organizzato in quattro moduli:
- Modulo I: abilità nucleari di mindfulness: Le abilità di mindfulness sono una parte centrale per la DBT, infatti sono la prima abilità che viene insegnata. La mindfulness consiste in processo intenzionale di osservazione, descrizione e partecipazione alla realtà presente, momento per momento, con atteggiamento non giudicante.
- Modulo II: abilità di efficacia interpersonale: Le abilità di efficacia interpersonale promuovono l’utilizzo di strategie che permettono di raggiungere dei propri obiettivi nelle relazioni con gli altri: chiedere ciò di cui si ha bisogno, dire no, risolvere i conflitti interpersonali; preservando allo stesso le relazioni e il rispetto di sé.
- Modulo III: abilità di regolazione emozionale: In questo modulo si insegnare ai partecipanti a denominare e comprendere le proprie emozioni, ridurre la vulnerabilità emotiva e gestire le emozioni particolarmente difficili. L’allenamento di tali abilità favorisce la riduzione di comportamenti disfunzionali, che rappresentano spesso soluzioni a emozioni intollerabilmente dolorose.
- Modulo IV: abilità di tolleranza della sofferenza mentale o angoscia: Questa abilità consiste nella capacità di sperimentare i propri pensieri, emozioni, comportamenti e contesti di vita senza pretendere che siano differenti e senza tentare di cambiarli, pur non approvandoli. Riguarda la possibilità di tollerare e sopravvivere alle crisi e di accettare la vita cosi com’è nel momento presente.
La DBT si presenta come evidence-based nel trattamento nel disturbo borderline di personalità, in particolare nel ridurre la disregolazione emotiva, l’ideazione suicidaria e i tentativi di suicidio, il numero di ricoveri e l’abuso di sostanze.
Ad oggi, la DBT ha mostrato grande efficacia nei confronti anche di altri disturbi che sono caratterizzati da disregolazione emotiva quali: disturbi alimentari, abuso di sostanze, depressione. L’obiettivo principale dello Skilss Training è quello di aiutare gli individui a cambiare i propri pattern comportamentali, emotivi, e interpersonali.
Salve ????
Credo che sia stato spiegato in modo esaustivo e chiaro sia il Disturbo in sé (con i relativi sintomi che ne conseguono) e sia l’approccio terapeutico da intraprendere (la DBT con i suoi step), al fine di permettere al soggetto, affetto da questa patologia, di avere innanzitutto piena coscienza del problema che ha e di cosa effettivamente sia codesto Disturbo e ciò che comporta, e sia di riuscire, grazie all’aiuto di voi esperti, ad ottenere (“creandosi”) gli strumenti che poi lo porteranno non a guarire, ma ad imparare a fronteggiare il problema/il Disturbo. Quindi, per concludere, un articolo ben scritto e utile per il paziente.
Grazie Mille, sono contento che le sia piaciuto.